29 settembre 2025
A buon rendere

Perché investire in un fondo pensione

E perché è importante farlo già da oggi

Articolo 10 Educazione Finanziaria
Tempo di lettura: 9 minuti

Ad un certo punto della tua vita andrai in pensione e, dopo tanti anni di lavoro, potrai finalmente riposare e dedicarti a vecchi e nuovi hobby. Su questo, per fortuna, non c’è dubbio.

Tuttavia, anche se questa è una certezza, intorno alla pensione delle persone che ora sono in età lavorativa, ci sono molte incertezze.

Il sistema pensionistico pubblico, gestito dall’INPS, funziona per lo più in questo modo: raccoglie i contributi di tutte le persone che stanno lavorando in un certo momento e usa questi contributi per pagare le pensioni di tutte le persone che sono in pensione in quel momento. Puoi pensarlo come ad una specie di travaso, chi lavora in un certo momento paga le pensioni a chi in quel momento non può più lavorare. Questo però vuol dire che se, ad esempio, la popolazione invecchia e ci sono sempre meno lavoratori per ogni pensionato, i contributi raccolti devono essere divisi tra più persone e quindi l’unico modo che ha l’INPS per far quadrare i conti è pagare pensioni più basse. Ci sono tanti altri fattori che influenzano le pensioni sia in modo collettivo sia individuale, ma già da questa breve spiegazione puoi intuire perché tendenzialmente, secondo le previsioni dell’INPS, la pensione mensile che riceveranno le persone che ora sono in età lavorativa sarà molto più bassa del loro ultimo stipendio. Secondo le stime del Ministero dell’economia e delle finanze, in media le pensioni nel 2070 saranno circa il 66% dell’ultimo stipendio. 

Ritrovarsi nella vecchiaia con un’entrata più bassa può mettere un po’ in difficoltà. Per questo, è importante mettere da parte dei soldi per affrontare quel momento con più serenità. Per farlo, esiste uno strumento pensato proprio per questo obiettivo. Stiamo parlando del fondo pensione, anche chiamato “pensione integrativa” o “complementare”, proprio perché ha l’obiettivo di farti risparmiare per la pensione integrando la pensione dell’INPS.

Puoi pensare al fondo pensione come ad un fondo di investimento che ha delle regole speciali che lo rendono particolarmente adatto ad investire per la pensione. In questo articolo ti spieghiamo quali sono queste regole speciali.

 

Puoi pensare al fondo pensione come ad un fondo di investimento che ha delle regole speciali che lo rendono particolarmente adatto ad investire per la pensione.


Alcuni vantaggi fiscali
Il fondo pensione è particolarmente conveniente per risparmiare per la pensione innanzitutto perché ci sono alcuni vantaggi fiscali.

Il primo vantaggio è una tassazione differita sulle somme che versi nel fondo. Funziona in questo modo: le somme che versi nel fondo pensione (scegliendo tu l’importo e la frequenza) ogni anno puoi dedurle dal reddito su cui paghi l’IRPEF. Questo vuol dire che l’IRPEF non viene calcolata su tutto il tuo reddito, ma su un reddito un po’ più basso (perché non considera la somma messa nel fondo pensione), perciò l’IRPEF sarà un po’ più bassa. 

Quei soldi che risparmi di anno in anno, non restano inerti, ma sono nel tuo fondo pensione e quindi, poiché sono investiti, potranno fruttare fino al momento in cui potrai andare in pensione. Solo a quel punto sarà arrivato per te il momento di pagare le tasse su quelle somme che hai versato negli anni e che, però, nel frattempo hanno potuto generare dei guadagni. Per questo pagare le tasse su quelle somme più in là nel tempo costituisce un vantaggio.

 

Le somme che versi nel fondo pensione sono deducibili dal reddito su cui devi pagare l’IRPEF. Solo al momento della pensione dovrai pagare le tasse sulle somme che hai versato negli anni e che, però, nel frattempo hanno potuto generare dei guadagni.

 

Qui si inserisce un secondo vantaggio e cioè che su quelle somme, su cui pagherai le tasse solo al momento della pensione, avrai anche una tassazione agevolata, più bassa di quella che avresti pagato su quei soldi se non li avessi messi nel fondo pensione. Infatti, se normalmente l’IRPEF prevede un’aliquota del 23%, sulle somme versate nel fondo pensione si paga un’aliquota che va dal 15% fino al 9%. La percentuale del 15% si riduce dello 0,3% per ogni anno di adesione al fondo pensione, dal quindicesimo anno in poi, fino ad un minimo del 9%. Per questo motivo è più conveniente aderire ad un fondo pensione all’inizio della propria vita lavorativa, così si può ottenere l’aliquota più bassa.

 

Sulle somme versate nel fondo pensione si paga un’aliquota agevolata, che va dal 15% fino al 9%.

 

Ma non è finita qui, perché ci sono altri vantaggi fiscali del fondo pensione, come il non dover pagare l’imposta di bollo. Le agevolazioni fiscali non riguardano solo i soldi che versi nel fondo, ma anche quelli che guadagni. Infatti, nei fondi pensione, c’è una tassazione più bassa sui rendimenti. Negli altri fondi, sui soldi che hai guadagnato dal tuo investimento dovrai pagare il 26% di imposte, mentre tutti i guadagni sugli investimenti da un fondo pensione sono tassati al 20%. Fanno eccezione a questa regola i guadagni realizzati dagli investimenti in alcuni titoli di stato (inclusi quelli italiani) che sono tassati al 12,5%, sia nei fondi pensione, sia nei fondi comuni di investimento.

 

I rendimenti del fondo pensione hanno una tassazione agevolata al 20%.


Perché versare il TFR nel fondo pensione?
Un’altra regola speciale del fondo pensione rispetto ad un qualsiasi altro fondo riguarda la modalità con cui puoi versare dei soldi nel fondo. Infatti, se hai un lavoro dipendente, puoi far versare il tuo TFR (il trattamento di fine rapporto) in un fondo pensione.

Il TFR è un gruzzolo di soldi che fa parte della tua retribuzione ma che non ti viene dato mensilmente insieme al resto dello stipendio. Far versare il TFR in un fondo pensione è un’alternativa a lasciare che lo custodisca l’azienda, che lo accantona mese per mese e te lo darà nel momento in cui cambi lavoro. Si tratta, quindi, di soldi di cui in ogni caso non potresti disporre nell’immediato. Se invece fai versare il tuo TFR in un fondo pensione, quei soldi andranno a contribuire a formare la tua pensione integrativa.
Decidere di versare il TFR in un fondo pensione può essere un buon modo per investire in vista della pensione senza fare lo sforzo di risparmiare dei soldi e rinunciare alle tue spese. 

Questa decisione puoi prenderla al momento dell’assunzione, quando ti viene chiesto se preferisci lasciare il TFR in azienda oppure farlo versare in un fondo pensione. Se scegli di lasciare il tuo TFR in azienda, puoi in ogni momento cambiare idea e iniziare a versare il TFR futuro in un fondo pensione, ma non puoi fare il contrario.


Un limite e una tutela: il vincolo fino alla pensione

Tutte queste “regole speciali”, i vantaggi fiscali e le possibilità di contribuire al fondo in diversi modi, rendono il fondo pensione uno strumento di investimento particolarmente conveniente, ma non bisogna perdere di vista l’obiettivo principale, che è risparmiare per la pensione. E infatti, per fare in modo che sia usato effettivamente per quello scopo, i soldi che sono nel fondo pensione non possono essere ripresi in qualsiasi momento, ma ci sono dei vincoli. 

Potrai riavere i soldi investiti, con i guadagni che hai accumulato nel tempo, una volta che avrai raggiunto i requisiti legali per andare in pensione. 
A questo vincolo ci sono delle eccezioni: in qualsiasi momento puoi richiedere fino al 75% dell’importo che è nel fondo pensione se hai gravi problemi di salute; oppure se ne hai bisogno per acquistare la tua prima casa, ma solo dopo 8 anni dall’iscrizione. A seconda dei casi puoi anche riprendere parte o la totalità dei soldi del fondo se perdi il lavoro. Dopo 8 anni dall’iscrizione, puoi anche prendere fino al 30% dei soldi nel fondo senza dover avere un motivo specifico.
Come vedi, però, le eccezioni vanno trattate come tali, perché non puoi disporre liberamente dei soldi nel fondo. I soldi investiti nel fondo pensione puoi tranquillamente “dimenticarli” fino alla tua vecchiaia. 

Questo vincolo è il contraltare ai numerosi vantaggi del fondo pensione. Lo Stato offre agevolazioni fiscali e regole dedicate proprio per incentivare i cittadini a risparmiare in vista della pensione. Più persone riescono a costruirsi una rendita integrativa, maggiore sarà la loro serenità economica al momento del ritiro dal lavoro. Proprio per garantire che i benefici fiscali siano utilizzati per questo obiettivo, esistono delle regole che limitano il ritiro anticipato delle somme accumulate.

 

Puoi pensare a questo vincolo anche un po’ come a una tutela, perché ti aiuta a sfuggire alla tentazione di usare quei soldi prima del previsto e venir meno al tuo obiettivo iniziale, che è quello di arrivare alla vecchiaia con più serenità, di arrivare al momento in cui potrai smettere di lavorare senza dover rinunciare a nessun desiderio.

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